SDR è una tecnologia in continuo sviluppo che offre la possibilità di costruire apparati radio non più strettamente realizzati in “puro hardware” ma gestiti (definiti) via software per la completa operatività delle funzioni di modulazione e demodulazione dei segnali, e relative configurazioni dell’intero sistema.
Queste funzionalità digitali sono estremamente importanti perché l’apparato radio diventa dinamico, facilmente aggiornabile ed espandibile con nuove possibilità e servizi. In una radio tradizionale il segnale ha un formato analogico, così detto perché viene rappresentato mediante analogie tra grandezze fisiche, e tendenzialmente con una gamma continua di valori.
Tramite un processo cosiddetto di “digitalizzazione” con l’uso di un convertitore ADC che converte il segnale analogico, continuo, in una serie di numeri presi ad intervalli prefissati, periodici, che rappresentano una delle grandezze del segnale (tendenzialmente l’ampiezza ovvero il voltaggio) abbiamo trasformato il segnale da analogico a digitale. Ora è possibile fare gestire questa serie di numeri ad un programma software: quindi per avere più funzionalità si opererà sul software con beneficio di flessibilità e prestazioni. Molti apparati (ricetrasmettitori) radioamatoriali di ultima generazione si identificano come SDR, Software Defined Radio.
L’ICOM 7610 utilizza un convertitore AD a scansione diretta come un qualsiasi software avanzato SDR per convertire il segnale RF in segnali digitali direttamente dietro l’antenna. Tutte le elaborazioni successive avvengono poi con l’utilizzo di speciali componenti digitali